CONSULTAZIONE PUBBLICA - Il Demanio e il Comune di Soriano nel Cimino, infatti, hanno aperto una gara pubblica per valutare, entro il 30 aprile, progetti dei privati per la gestione e la valorizzazione del castello. Si tratta di una delle 350 dismissioni di palazzi storici, ville e castelli decise dal governo Monti per «fare cassa»: un'operazioni che dovrebbe portare 1,5 miliardi di euro nei bilanci statali.
UNIVERSITA' E HOTEL -Attualmente la struttura è affittata proprio dal Demanio all'amministrazione locale, che si fa carico anche della manutenzione. Ma il costo è troppo alto: e così si valutano i progetti dei privati. La struttura viene ritenuta idonea sia come potenziale polo universitario, sia come struttura ricettiva. Non a caso, il castello è una delle «Dimore d'Italia», il network di strutture turistiche in dimore di pregio.
FECE INNAMORARE PIRANDELLO - Il castello fece innamorare Pirandello che ne fece il protagonista della novella «Rondone e rondinella». Pirandello ambientò a Soriano nel Cimino (citando luoghi, località e personaggi realmente esistiti) anche un'altra sua celebre novella «Tomassino ed il filo d'erba». A Soriano nel Cimino, è rimasto vivo ancora oggi il ricordo di Pirandello che qui soggiornò più volte con la famiglia. E di quei paesaggi, lo scrittore siciliano fece memoria in vari scritti, poesie e disegni. A Pirandello sono dedicati oggi numerosi monumenti, lapidi e strade di Soriano del Cimino.
CHIUSO DAL 1989 - In seguito è diventato una struttura carceraria, fino al 1989, quando venne chiuso. Oggi si cercano privati nelle condizioni di valorizzarlo, anche in una previsione di gestione. Nonostante la sua storia, l'immobile di Soriano nel Cimino è dismesso ormai da tempo.
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