Raccoglie fondi per riportare in libertà i gorilla negli zoo. «Sono animali dolci e simili agli uomini»
Tansy Aspinall nel 1990, quando aveva 18 mesi, con un gorilla
Lo sappiamo solo ora, ma nel 1990 una bambina di 18 mesi giocò a lungo con i gorilla ospitati all'Howletts Wild Animal Park nel Kent e non c'è dubbio che tanto lei quanto quei grossi primati si siano divertiti molto. Spesso erano giochi anche piuttosto fisici, ma il garbo di quegli scimmioni nei confronti della bimba era davvero sorprendente. Siccome poi l'espressività dei volti, umani e non umani, parla chiaro, noi spettatori del filmato che solo ora abbiamo a disposizione non dubitiamo e, piuttosto, sentiamo una forte empatia per quell'allegro gruppo misto di primati. E proprio questo è stato lo scopo, dopo tanti anni, di farlo circolare in rete, perché la bambina, Tansy Aspinall, che ora è una bella ragazza ventiduenne, è la figlia di Damian Aspinall, proprietario di casinò e presidente di una fondazione che si occupa proprio di riportare in libertà i gorilla tenuti prigionieri negli zoo. Il video del 1990
da YouTube
La ragazza oggi con il padre Damian
Per tornare al quesito sull'ipotetica pericolosità di queste grandi scimmie, che sono davvero mitissime, ritengo che il rischio dipenda soprattutto dal fatto che movenze e contatti fisici sono socialmente calibrati per rivolgersi a esseri sempre provvisti di folta pelliccia. La zampata «gentile» di un gorilla, cioè, potrebbe, per gioco, trasformarsi per un bambino in qualcosa di molto lesivo.
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