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23 apr 2012

Jammer e password violate così ci rubano l'auto

Secondo i dati del costruttore di antifurti LoJack il 20% 
dei furti in Italia avviene grazie a dispositivi hi-tech

MILANO-Ogni cinque minuti una vettura sparisce dalla strada o da una garage. In un'ora ne vengono rubate 13, 310 in un solo giorno. L'Italia resta uno dei paesi più colpi dai ladri di automobili, nonostante i dati del Ministero dell'Interno registrino una leggera flessione rispetto agli anni passati. (131 mila macchine nel 2009 contro le 113 mila del 2011). Dall'altra parte, però, calano i ritrovamenti: se due anni fa erano 63.901 nel 2011 sono stati soltanto 51.334.

IL 20% DEI FURTI E' HI-TECH-Ma ad allarmare è un nuovo fenomeno: quello dei ladri hi-tech. Che si impossessano dell'auto senza scasso, ma con dispositivi e tecniche sofisticate con cui annullano gli effetti degli «immobilizzatori». O con cui «accecano» il telecomando per avere campo libero. La fotografia della situazione è in un rapporto preparato dal costruttore di antifurti LoJack, multinazionale che opera in 30 paesi. Certo, la ditta ha tutto l'interesse nel calcare la mano per vendere i suoi sistemi di protezione, ma è un fatto che i colpi messi a segno con il«jammer» siano sempre più diffusi. In Italia il 20% dei furti avvengono così secondo i dati Lo Jack, con punte più elevate al nord dove circolano automobili più moderne che nel resto d'Italia. Ma la percentuale sembra destinata ad aumentare.

COME DIFENDERSI DALL'«ACCECATORE»-Furti del genere si verificano spesso nei parcheggi dei centri commerciali o nelle aree di sosta in autostrada. Ai ladri basta attendere la «preda» a pochi metri di distanza (di solito agiscono da una macchina vicina) e attivare il «jammer», quell'apparecchio che disturba il segnale del radiocomando impedendo così alle porte di chiudersi. Secondo l'analisi sui dati in Francia e Spagna, il 47% e il 30% delle vetture recuperate dalla polizia non presentava segni di scasso. Esiste un rimedio? Sì, basta perdere qualche secondo- la fretta e la vita frenetica aiutano i criminali- per controllare con mano che le porte si siano chiuse correttamente.

COME AGGIRANO IL SISTEMA «KEYLESS». Comodo e pratico, soprattutto quando ci avviciniamo alla vettura stracarichi di pacchi, il sistema «Keyless» sblocca automaticamente le porte (e le richiude) quando entriamo nel raggio d'azione dei sensori. Per beffarlo i ladri hanno messo a punto un trucco ingegnoso: un complice pedina a distanza il proprietario dell'auto che si allontana, mentre l'altro ladro resta vicino all'auto per captare il segnale emesso dalla vettura e ritrasmetterlo al secondo uomo. In questo modo il dispositivo «keyless» viene indotto in errore e sblocca le serrature. A questo punto al ladro basterà premere il tasto Start per partire (perché non c'è un blocchetto meccanico d'avviamento). In questo caso la vecchia chiave è più sicura della nuova elettronica. Altre tecniche scoperte negli Usa sono ancora più preoccupanti: più che topi d'auto qui si tratta di veri pirati informatici o di trafficanti di dati capaci di ottenere password e codici che comandano le centraline di bordo. Non è una cosa semplice, perché ad ogni dispositivo di protezione viene assegnato un numero specifico e conoscerlo richiede un gran lavoro. Ma se finisce nelle mani sbagliate potrebbe essere sufficiente un sms a lasciarvi a piedi. Molto spesso, però, contro un bloccapedali o un antifurto di ultima generazione a radiofrequenze c'è poco da fare: il nemico numero uno dei ladri è il tempo. Se «l'operazione» ne richiede troppo, molto spesso lasciano perdere.

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