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30 mar 2012

Neutrini, si dimette il fisico della ricerca "sbagliata" Video 1 Antonio Ereditato lascia l'incarico di coordinatore del progetto Opera i cui dati nel settembre scorso indicavano i neutrini come più veloci della luce. Risultati smentiti da successivi

ROMA - Un colpo dopo l'altro va in frantumi l'ipotesi che i neutrini siano più veloci della luce. E le conseguenze si sono fatte sentire anche sulla coesione dei ricercatori di Opera: alcuni membri della collaborazione hanno prima chiesto in una mozione le dimissioni del coordinatore dell'esperimento, Antonio Ereditato. Nonostante la mozione non sia passata, si è creata di fatto una spaccatura fra i ricercatori e alla luce di questa situazione Ereditato ha ritenuto opportuno dimettersi in quanto la collaborazione non sarebbe più stata gestibile. Oggi le dimissioni del fisico dal coordinatore della collaborazione Opera, i cui dati ottenuti nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il 23 settembre 2scorso, indicavano i neutrini come più veloci della luce.

Quell'annuncio, che "profumava di Nobel", è stato accolto con sgomento dalla comunità scientifica e anche con una buona dose di scetticismo. Lo stesso Ereditato era sorpreso delle sue misure tanto che ha deciso di organizzare subito dopo l'annuncio un seminario in cui si chiedeva alla comunità scientifica di dire la propria sulla questione. Nel frattempo sono stati condotti tutta una serie di test con lo scopo proprio di verificare se nelle misure di Ereditato ci fosse qualche errore. I primi a scoprire gli 'intoppi' che hanno portato a quelle misure 'bizzarre' sono stati proprio i ricercatori guidati da Ereditato. Anche questa volta la notizia è trapelata, più che annunciata ufficialmente. In pratica, sono state scoperte due anomalie: una nella calibrazione dell'orologio di riferimento per calcolare il tempo di viaggio della particella, l'altra nello stato del cavo che connette il sistema Gps a una scheda dei computer di Opera. Era il 22 fabbraio. Il fisico commentò l'"errore" dicendo che "la fine non è ancora arrivata. Importante è usare la stessa prudenza che abbiamo avuto in settembre". 

Un altro colpo duro allo scienziato dei 'super neutrini' è stato inferto mercoledì scorso in occasione di un seminario organizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in cui sono state presentate due prove di due diversi esperimenti che di fatto confutano quelle di Ereditato. La prima è rappresentata dai dati dell'esperimento Icarus diretto dal Nobel Carlo Rubbia e condotto nei laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn. L'altra è arrivata dall'esperimento Lvd (Large Volume Detector), coordinato da Antonino Zichichi. Le misure confermano l'errore dovuto alle anomalie negli strumenti del rivelatore di neutrini Opera. Ma le smentite sono destinate a continuare. A breve infatti dovrebbero essere pubblicati i test e le verifiche dei fisici americani e probabilmente anche di altri laboratori di tutto il mondo che hanno seguito con interesse la vicenda. 

L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) prende atto delle dimissioni del fisico da portavoce dell'esperimento Opera e conferma le nuove misure sulla velocità dei neutrini previste in primavera con un nuovo fascio di queste particelle inviato dal Cern di Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn. Dopo le dimissioni di Ereditato, rileva in una nota il vicepresidente dell'Infn, Antonio Masiero, si "auspica che la collaborazione Opera possa ritrovare unità e nuova leadership nel perseguire il suo primario obiettivo specifico, quello di osservare la comparsa di neutrini di nuovo tipo a partire dai neutrini di tipo mu provenienti dal Cern", ossia lo studio del fenomeno chiamato oscillazione dei neutrini. Masiero osserva inoltre che, "come è stato riportato nell'incontro svoltosi al laboratorio del Gran Sasso dell'Infn lo scorso mercoledì, ulteriori e definitive misure della velocità dei neutrini saranno effettuate al Gran Sasso da quattro esperimenti (tra i quali lo stesso Opera) quando il Cern invierà un nuovo  fascio di neutrini a pacchetti alla fine del mese di aprile.

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