In una nota il ministero dell'Agricoltura minaccia lo stop alle forniture idriche oltre a possibili catastrofi
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Il leader libico Gheddafi (Emblema) |
L'AVVERTIMENTO - Basta bombardamenti degli «aerei invasori» o molte città libiche, compresa la capitale dei ribelli Bengasi, andranno incontro «all'interruzione dell'approvvigionamento idrico alle popolazioni». In una nota diffusa tramite l'agenzia Jana, il ministero libico dell'Agricoltura avverte che le infrastrutture e le condotte del Grande fiume artificiale - un acquedotto che porta sulla costa le «acque fossili del Sahara» e che rappresenta la fonte idrica dalla quale dipende non meno del 70% degli abitanti della Libia - corrono gravi pericoli in seguito ai bombardamenti. Tripoli prospetta anche allagamenti e «disastri umani e ambientali che potrebbero accadere in qualsiasi momento» se le bombe della Nato continueranno a cadere.
BREGA - Sul fronte strettamente militare un duro scontro tra forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi e insorti è in corso nella località portuale di Brega, dove la resistenza ha fatto ritorno nelle scorse ore, senza tuttavia riuscire a riconquistare l'intera città. Come riferisce l'inviato della tv satellitare Al-Jazeera, si sentono esplosioni nel centro, da cui si innalzano numerose colonne di fumo. I fronti dello scontro sono due, uno nei pressi dell'università e l'altro in un'area industriale. Gli insorti sarebbero riusciti a riprendere in mano la parte nuova della città, da cui i cittadini hanno cominciato a fuggire questa mattina, dopo che nella notte hanno subito pesanti bombardamenti da parte delle forze pro-Gheddafi. Secondo l'inviato, i lealisti stanno usando armi diverse da quelle usate finora, ricorrendo probabilmente anche a lanciarazzi da elicottero adattati ai loro veicoli e ai tank. La difficile avanzata degli insorti è agevolata dai raid della Nato, condotti nel corso della notte e portati avanti anche nella giornata.
PROTESTA - Intanto una manifestazione di protesta nei confronti della Nato è nata spontaneamente a Bengasi, roccaforte dell'opposizione. Lo riporta la tv satellitare araba Al Jazeera. Gli attivisti dell'opposizione si sono dati appuntamento nella piazza principale della città. Hanno rivolto accuse alla coalizione, rea di non fare abbastanza per aiutarli nella loro lotta contro le forze di Muammar Gheddafi. L'opposizione chiede maggiore sostegno a Zintan e Misurata, nella parte occidentale della Libia e contro il passaggio di poteri al figlio del rais, Saif al-Islam.
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