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22 feb 2011

Olimpiadi 2020: no di Montezemolo Al suo posto arriva Mario Pescante

Vertice a palazzo Chigi con Gianni Letta. Il presidente della Ferrari: «Nel governo posizioni diverse»

ROMA - Non sarà Luca Cordero di Montezemolo a presiedere il Comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020. A conclusione degli incontri tenuti a palazzo Chigi da Gianni Letta per l'individuazione del presidente per il comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020, la scelta è caduta su Mario Pescante. 
La candidatura più caldeggiata, quella, appunto di Luca Cordero di Montezemolo, è caduta in mattinata quando dal vertice il presidente della Ferrari ha fatto sapere il suo «no». «Non ci sono le condizioni per accettare» aveva spiegato Montezemolo che aveva avuto già un colloquio con Letta sabato scorso, durante il quale aveva posto le condizioni: risorse necessarie, appoggio pieno del governo, progetto per il Paese con sostegno bipartisan. Mario Pescante, vicepresidente del Cio ed ex presidente del Coni, diventa quindi il presidente del comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020. Pescante ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, poco dopo la rinuncia di Luca Cordero di Montezemolo.

«NEL GOVERNO POSIZIONI DIVERSE» - Nel pomeriggio, poi, Montezemolo ha precisato le sue motivazioni. Nel Governo ci sono «posizioni diverse», ed è per questo che ha rinunciato all'incarico di Roma 2020. Montezemolo ha spiegato che per accettare l'incarico si sarebbero dovute verificare «alcune condizioni» che però questa mattina «non c'erano». «Ho ricevuto tre giorni fa la richiesta dal sottosegretario Letta e dal Governo - ha detto - di accettare la carica di presidente del Comitato per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020. Ho molte cose da fare, tantissime. Ogni tanto però, bisogna cercare di fare qualcosa, soprattutto in questi momenti, per il Paese, per la sua immagine: ho detto, se ragiono con la testa no, ma con il cuore sì. Però bisogna che si verifichino alcune condizioni. Stamattina mi sono incontrato con il sottosegretario Letta di nuovo, che ho voluto ringraziare, ho visto che alcune condizioni non c'erano. Evidentemente all'interno del Governo ci sono posizioni un po' diverse, però penso che sia un avvenimento cui tutti debbono dare un contributo, e ho detto, con grande piacere chiunque lo farà può contare sul mio impegno, se è necessario, per quello che devo fare».

ALEMANNO: «PERSONA VALIDISSIMA» - «Mi dispiace che Luca Cordero di Montezemolo abbia valutato che non ci sono le condizioni per accettare l'incarico di presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020. Era un'ottima ipotesi». Lo dichiara in una nota il sindaco di Roma Gianni Alemanno che pochi minuti prima del «no» di Montezemolo aveva detto ai microfoni diSky Tg24: «Luca Cordero di Montezemolo è un amico e una persona validissima, però la scelta non è solo nostra. Deve essere fatta anche dal Governo e dal Coni». Quanto al nome di Mario Pescante, il primo cittadino spiega: «La sua è una candidatura non politica avanzata dal Coni».

COLPO DI SCENA - «Non ho capito perchè ha rifiutato». Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, a margine di una iniziativa sulla raccolta differenziata a Palestrina ha commentato il no del presidente della Ferrari a presiedere il Comitato olimpico. «Lui parla di condizioni che non si sono realizzate - ha aggiunto - quelle che Montezemolo aveva posto mi sembravano tutte ragionevoli: autonomia, finanziamenti, sostegno economico, coinvolgimento largo delle forze politiche. Non so cosa sia successo», ha concluso Zingaretti.


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