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26 giu 2014

Google lancia la sfida a Applecon smartwatch e Android Auto

Show a San Francisco per presentare la gamma di prodotti. La
rivoluzione porta il nome di «Android L», sistema operativo che
supporta anche la nuova Android Tv


Quello tra Google e Apple è ormai un botta e risposta. I due colossi
si fronteggiano su un numero sempre crescente di ambiti. La casa della
Mela ha sparato le sue cartucce a inizio giugno, in occasione della
Wwdc. Mercoledì sera, ora italiana, Google ha risposto durante
l'evento di apertura della (sua) conferenza degli sviluppatori. Sempre
da San Francisco.

Dall'auto al salotto, ma niente domotica

Una risposta di sostanza, che spazia dalle tecnologie indossabili alle
automobili passando per l'intrattenimento da salotto. All'appello è
mancata la domotica, da cui ci si aspettava qualche sorpresa in virtù
dell'acquisizione di Nest dello scorso gennaio. Mountain View ha
comunque messo sul tavolo alcune carte importanti partendo dai numeri
snocciolati dal vice presidente di Android Sundar Pichai: il sistema
operativo del robottino verde ha raggiunto quota 1 miliardo di utenti
attivi al mese, con il download di applicazioni in crescita del 236%,
e caratterizza il 62% dei tablet in circolazione. Ed è anche il
protagonista della rivoluzione annunciata con il nome di Android L.

shadow carousel

Disponibile da subito per gli sviluppatori, porta in dote 5mila nuove
Api e prestazioni più spinte, punta su una nuova grafica che sbarcherà
anche sul resto dell'ecosistema e sull'esperienza unificata su tablet,
smartphone, smartwatch e computer portatili. Più reattive le
notifiche, gestibili anche se lo smartphone è bloccato, e le
applicazioni, che entrano in gioco dalla ricerca Web se quanto
richiesto online è presente anche in un'app già installata. Alla
durata della batteria è dedicata una funzione specifica per
ottimizzare gli ultimi sgoccioli. Presente la funzionalità che
riconosce l'identità del possessore del dispositivo se nei paraggi ce
n'è un altro, precedentemente collegato via Bluetooth, e fa a meno
dell'operazione di login. E l'altro può essere, e così è stato durante
la presentazione, uno smartwatch.

Smartwatch

In rampa di lancio, basati su Android Wear, ce ne sono tre: il Samsung
Gear Live, quinto (!) dispositivo da polso dei coreani, e il G Watch
di LG, già pre-ordinabili. Per ora si conosce il cartellino del
secondo: 200 euro. La commercializzazione del Moto 360 è invece in
calendario per l'estate. Come detto, gli orologi dialogheranno con gli
smartphone Android in base alla nostra posizione e risponderanno ai
comandi vocali, salvando le informazioni dettate anche sul telefonino.
La palla adesso è nelle mani degli sviluppatori, compreso il sensore
per rilevare il battito cardiaco. Google ha mostrato come con l'app
Eat24 si possa già ordinare e pagare, negli Stati Uniti ovviamente,
una pizza con qualche rapido tocco sullo smartwatch. E si è anche
tolta lo sfizio di fare una dimostrazione legata a Lyft, applicazione
per chiamare auto con conducente che fa concorrenza alla (praticamente
sua) Uber. Un nuovo convinto passo, insomma, verso le tecnologie
indossabili, anche se i piccoli schermi sembrano ancora un po' troppo
affollati.

iWatch

L'altro campo in cui la sfida con Apple, che il suo iWatch ancora non
l'ha svelato, si sta facendo appassionante è quello delle automobili.
Android Auto salirà effettivamente a bordo di una delle vetture dei
circa 40 nuovi marchi partner, da Audi a Fiat passando per Volvo e
Alfa Romeo, entro la fine di quest'anno. Anche in questo caso tutto si
può gestire con la voce e il dialogo con lo smartphone è assicurato
con la visualizzazione del suo contenuto sulla plancia.

Android Tv

Con Android Tv Google lancia (di nuovo) un messaggio chiaro sia ad
Apple sia ad Amazon. A Seattle nello specifico ha replicato con un
analogo sistema di ricerca vocale all'interno della piattaforma, che
risponde con il film o la serie tv richiesta ma anche con informazioni
sul cast, e puntando con la stessa convinzione sul lato ludico. Si
potrà giocare sullo schermo del televisore e gestire tutte le funzioni
con l'ausilio degli altri dispositivi, orologi compresi. Prima di
inizio 2015, con i box di Asus e Razer da collegare a qualsiasi tv e
gli schermi già pronti di Sony e Sharp, però non se ne parla.

eBook

Spazio anche ai Chromebook, anche in questo caso all'insegna della
comunicazione fra device. Anche sui portatili sbarca la funzione di
sblocco con lo smartphone nelle vicinanze e le app del robottino verde
sono quasi pronte a debuttare in questo contesto. Il messaggio di
Google è chiaro: Android L ci accompagnerà durante tutti i nostri
spostamenti e in tutte le nostre interazioni con oggetti di svariato
genere. Elettrodomestici, c'è da giurarci, compresi: sul tavolo rimane
sempre almeno una carta coperta.

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