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24 giu 2014

Anche Internet sciopera: mercoledì in piazza i dipendenti di Groupon

Contro il rischio di trasloco delle attività in Irlanda l'offesa ai
dipendenti: «Corpi infetti da epurare». L'azienda replica a sindacati:
nessun ridimensionamento in Italia

Guai in corso per Groupon, il colosso americano leader mondiale nel
settore dei gruppi d'acquisto. Mercoledì sciopereranno i dipendenti
della sede italiana: otto ore di fermo, con presidio in corso Buenos
Aires a Milano, per il portale online nel quale gli utenti registrati
possono trovare ogni giorno forti offerte, organizzate per genere e
città. Alla base dello sciopero, le richieste dei dipendenti di
migliorare l'inquadramento contrattuale, aumentare la formazione,
evitare la riduzione di attività con il rischio di accentramento di
funzioni come quelle del marketing in Irlanda. Ad avvelenare il clima,
si sarebbero aggiunte - secondo i sindacati - dichiarazioni
dell'azienda che «definisce le lavoratrici e i lavoratori non in linea
con la filosofia aziendale dei "corpi infetti da eliminare" e minaccia
di licenziare coloro che non sono performanti, cerca di individuare
candidature spontanee per risoluzioni consensuali e addirittura
afferma che "se non ci si rimette in linea, si può anche chiudere in
Italia e portare tutto all'estero dove il costo del lavoro è
inferiore"».

Provocazioni

In Italia, secondo Cgil e Cisl che hanno proclamato l'agitazione (a
indirla le sigle Filcams Cgil e Fisascat Cisl), sono oltre 450 i
dipendenti, dei quali una cinquantina iscritti al sindacato. «I
lavoratori - spiegano le sigle in una nota - rigettano le continue
provocazioni aziendali, tese a sminuire la loro professionalità. Le
centralizzazioni di attività che l'azienda sta avviando
unilateralmente, la mancata valorizzazione e incentivazione dei
lavoratori, non consentono di essere più competitivi e di aggredire
maggiormente il mercato italiano».

«Nessun ridimensionamento»

Il colosso web americano, arrivato in Italia il 12 marzo 2010 con
offerte sulle principali città italiane, «respinge con fermezza
affermazioni inerenti violazioni di diritti, in quanto palesemente
infondate». E precisa che «non sta adottando piani di
ridimensionamento aziendale, né sta effettuando licenziamenti, come
falsamente riportato». In una nota aggiunge: «in Italia, in anni
difficili per il mondo del lavoro, Groupon ha assunto a tempo
indeterminato più di quattrocento giovani talentuosi ai quali vengono
riconosciuti anche benefici aggiuntivi rispetto a quanto previsto
dalla legge e dal Ccnl e piani di crescita internazionale». «Groupon –
conclude la nota – ha sempre riconosciuto la piena esplicazione dei
diritti sindacali, sia come singoli sia come associazioni sindacali,
mantenendo un sereno e costante confronto con le rappresentanze
sindacali aziendali, nel rispetto delle relative previsioni di legge».

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