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29 mag 2014

L’italiano a capo di Estée Lauder svetta nella classifica dei Paperoni Usa

Fresa, ad del colosso dei prodotti per il corpo, ha guadagnato 30,9 milioni

Fabrizio Freda, a.d. di Estée Lauder


C'è anche un po' di Italia nella classifica dei dieci amministratori
delegati più pagati della Corporate America, la cosiddetta «top-ten»
dei compensi dei Ceo delle 300 più grandi società americane, redatta
dal Wall Street Journal. A portare la ventata tricolore è Fabrizio
Freda, a.d. di Estée Lauder, il colosso a stelle e strisce dei
prodotti per la cura del corpo. Nel 2013 Freda ha incassato
complessivamente 30,9 milioni di dollari: «Un riconoscimento della
leadership e del successo da parte del nostro Ceo», spiega una
portavoce della società, sottolineando come la retribuzione del
supermanager sia legata per il 90% alla performance finanziaria
dell'azienda o del titolo azionario. Freda, classe 1957, partenopeo
doc, con un titolo di laurea in Economia presso l'Università Federico
II di Napoli, guida la scuderia Estée Lauder dal 1 luglio 2009, dopo
aver maturato un'esperienza ventennale nel settore dei prodotti di
largo consumo, e in particolare della cura per il corpo, in Procter &
Gamble. Ha sostituito William P. Lauder (attuale presidente del
gruppo) solo un anno dopo essere entrato in azienda, e raccoglie nelle
proprie mani le funzioni di indirizzo strategico, gestione finanziaria
e scelte di investimento. Importanti i risultati raggiunti in questo
ultimo lustro con la sua guida che gli è valsa anche una poltrona nel
Consiglio di amministrazione del gruppo. Il suo nome campeggia
nell'Olimpo dei Ceo più gettonati dove il primo posto, spetta al
numero uno di Oracle, Larry Ellison, che ha incassato 76,9 milioni di
dollari, seguito da Leslie Moose di Cbs, con 65,4 milioni di dollari,
e Michael Fries di Liberty Global con 45,5 milioni di dollari. Tra i
volti noti della classifica c'è Robert Iger di Walt Disney, che lo
scorso anno si è portato a casa 33,4 milioni di dollari, seguito da
Jeffrey Bewkes di Time Warner con 32,4 milioni. Chiude la classifica
dei primi dieci, con 28,2 milioni di dollari e dietro Freda, Jeffrey
Immelt di General Electric, dato da molti prossimo a lasciare
l'incarico. Nel settore finanziario l'amministratore delegato di
Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, è il più pagato con 28 milioni di
dollari, il 16,7% in più rispetto al 2012. I compensi medi del settore
finanziario risultano i più alti a un valore medio di 15,03 milioni di
dollari, seguiti da quelli delle tlc, 14,98 milioni e salute con 13,09
milioni. I dieci amministratori delegati più pagati hanno incassato
complessivamente 420 milioni di dollari in contanti e opzioni su
azioni, una forma di remunerazione che sta tornando dopo gli scandali
societari che hanno caratterizzato l'inizio dello scorso decennio. In
tutto quindi i primi dieci Ceo hanno totalizzato il 23% del totale
compensi dei 300 numeri uno delle aziende esaminate.



La remunerazione è cresciuta su base annuale del 5,5%, a un valore
mediano di 11,4 milioni di dollari, sempre più spesso in tendenza con
la performance aziendale. Anche se nessuna delle aziende dei dieci ad
più pagati compare nel primo 10% delle corporation più redditizie del
2013. Come dire, la legge non vale per tutti.

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