Metti mi piace

13 mag 2014

Il calcioscommesse visto da dentro Il re dei manipolatori si confessa


In Kelong Kings, libro scritto a sei mani con i giornalisti Alessandro Righi ed Emanuele Piano, Wilson Raj Perumal si racconta. Un viaggio partito dal basso che prosegue nel torbido della gare manipolate, da quelle del sud-est asiatico, alle qualificazioni mondiali 2010 fino ad arrivare in Italia

Dove c'è scommessa ci può essere manipolazione. Non una massima qualsiasi se fatta da Wilson Raj Perumal, indicato dalla cronache nazionali ed internazionali come uno dei re del calcioscommesse mondiale. E' una delle tante verità di contenure in Kelong Kings (disponibile in versione ebook e tascabile), il romanzo autobiografico scritto in inglese a sei mani con due giornalisti investigativi italiani, Alessandro Righi ed Emanuele Piano.

E' una storia che all'inizio somiglia a tante altre. Un uomo di origini indiane che viene dal basso e nasce a Singapore, quando ancora questa uno dei centri finanziari mondiali. Wilson Raj ama l'atletica, vorrebbe entrare in Marina, ma c'è l'episodio che devia la sua esistenza. Un piccolo furto commesso con i suoi amici boy-scout lo indirizza nel sottobosco delle scommesse: qui ha modo di frequentare cinesi, malesi, indonesiani, tutti malati di gioco. Da quel momento in poi parte la 'scalata'. Diventa un match-fixer, un manipolatore di risultati calcistici che punta i suoi soldi sui risultati da lui pre-concordati. Giocatori, arbitri e federazioni vulnerabili, il sovrano del calcioscommesse mondiale si avventa senza pietà sulle prede più deboli.

Ma come si manipona una partita? In Kelong Kings vengono svilati minuzionsamente i dettagli che portano alla manovra del risultato. Perumal parte partite amatoriali nel sud-est asiatico fino al traghettare due nazionali alla Coppa del Mondo in Sudafrica nel 2010. Una strada piena di curve quella di Perumal, alcune sull'orlo del precipizio: diversi arresti e anni nelle terribili carceri di Singapore. Ma anche queste ono tappe che lo portano ad entrare in quel sodalizio criminale internazionale che ha toccato anche l'Italia. C'è un passo in cui Perumal si incontra con un cinese-singaporiano di nome Harry, viene tirato in ballo Tan Seet Eng, meglio conosciuto come Dan Tan. E si parla anche di Italia, di quella volta quando Dan, che in precedenza aveva fregato Harry, richiama quest'ultimo di una partita dell'Albinoleffe. E poi ancora, Perumal riceve una telefonata da Dan Tan, e quella volòta si parla di Sampdoria-Napoli e Brescia Bari. 

Il tutto ovviamente sulla sfondo di una indagine giudiziaria. Quella di Cremona ha evidenziato i legami fra gli associati europei di Perumal, i cosiddetti Zingari, e i suoi soci Singaporiani, tra cui appunto Dan Tan. Wilson Raj è stato infatti ascoltato in qualità di persona informata sui fatti dai procuratori italiani ed è testimone di giustizia in Ungheria. La FIFA ha aperto di recente un'indagine sulle rivelazioni contenute in Kelong Kings riguardo al ruolo svolto da Perumal nella qualificazione della Nigeria ai mondiali del 2010. Sempre sulla base dei contenuti del libro, il Comitato Olimpico Internazionale ha chiesto maggiori informazioni riguardanti le partite truccate durante i tornei calcistici olimpici ad Atlanta nel 1996 ed a Pechino nel 2008. I manipolatori di partite, infatti, muovevano milioni di dollari in scommesse ed offrivano a giocatori, arbitri e federazioni compiacenti somme nell'ordine di alcune decine di migliaia di euro. Pochi soldi se confrontati con gli stipendi milionari dei top player, ma decisamente allettanti quando un giocatore professionista di un campionato minore. Perché dietro la facciata luccicante e patinata del mondo del pallone, c'è n'è una torbida e meno appariscente. Due facce della stessa medaglia con le quali sarebbe bene cominciare a fare i conti.

Nessun commento: