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13 mag 2014

Bandiere Blu. L'eccellenza in 269 spiagge di Simone Cosimi Svelati i riconoscimenti Fee 2014. I Comuni "premiati" sono 140, 5 in più rispetto al 2013. Liguria sempre in testa. Tra i lidi d'acqua dolce l'exploit dell'Alto Adige

A guardare lo Stivale dall'alto, nelle mappe della Foundation for Environmental Education, è già tutto piuttosto chiaro. La Liguria guida anche quest'anno la classifica delle regioni col più alto numero di località rivierasche premiate con la Bandiera Blu. Dietro ci sono la Toscana e le Marche, rispettivamente con 18 e 17 comuni. Campania e Puglia confermano invece le 13 e 10 bandiere dello scorso anno mentre l'Abruzzo, anche a causa delle alluvioni dello scorso inverno, ne perde quattro scendendo a 10. Questa la fotografia del mare tricolore secondo la Fee.

 La premiazione della 28esima edizione delle Bandiere Blu, stamattina alla presidenza del Consiglio dei ministri, sembra dunque raccontare un'Italia che nonostante tutto riesce ad fare qualche passo in avanti sotto il profilo della tutela delle acque di balneazione: sono infatti 269 le spiagge che appartengono ai 140 comuni premiati, pari al 10% delle località insignite dello stesso riconoscimento a livello internazionale. Mentre sono 62 gli approdi turistici che potranno issare il vessillo blu. Il riconoscimento, questo bisogna tenerlo presente, è appunto assegnato ai comuni in virtù dell'"eccellente" qualità delle acque: spesso questa si riscontra solo in alcuni tratti delle coste e dei litorali e non sempre nella totalità. C'è dunque da registrate il rischio che quelle bandiere assegnate dalla succursale italiana della ong danese rischiano a volte di sventolare su spiagge che non se le sono guadagnate. O su siti internet di comuni che non si prendono la briga di segnalare con precisione i tratti premiati. 

Sono in ogni caso tanti e rigidi i parametri utilizzati per la selezione delle località, svelate stamattina alla presenza dei sindaci interessati. Dall'applicazione di regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale all'efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria (dev'essere allacciato almeno l'80% del territorio) passando per la raccolta differenziata, le aree pedonali e ciclabili, i servizi delle spiagge, lo spazio dedicato all'educazione ambientale nelle scuole e fra i turisti. E ancora la qualità delle strutture alberghiere, la certificazione delle procedure di enti e strutture turistiche del territorio e una pesca sostenibile. Il tutto valutato attraverso i dati degli ultimi quattro anni forniti ai singoli comuni dalle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente. 


"È con soddisfazione che vediamo anche per il 2014 un incremento di Bandiere Blu, ben 140 comuni, a significare, nonostante la situazione economica, la priorità di scelte sostenibili di tante località turistiche - ha detto Claudio Mazza, presidente della Fee Italia - l'attenzione all'ambiente in ogni sua declinazione è l'elemento di partenza per sviluppare una destinazione turistica". Soprattutto oggi, ha aggiunto Mazza, con un turismo sempre più attento al lato green delle proprie scelte.

Tornando ai dati, sono cinque i comuni in più rispetto ai 135 della scorsa edizione, frutto di 15 nuovi ingressi e di 10 bocciature. Alcune delle quali di un certo peso: Porto Recanati, Rodi Garganico, Alba Adriatica o Sanremo. Detto delle regioni più virtuose guidate dalla Liguria, la classifica prosegue con le nove Bandiere Blu dell'Emilia-Romagna, le sette del Veneto e del Lazio (che conquista Gaeta e Latina) mentre stupisce la Sardegna: con l'uscita di Castelsardo rimangono appena sei i riconoscimenti per l'isola. Più probabilmente, molti dei comuni con una forte reputazione non hanno neanche inoltrato la candidatura per l'assegnazione della Bandiera Blu. Stesso discorso per il mare stupendo della Calabria (quattro Bandiere Blu, quest'anno si aggiunge Trebisacce). Tre bandiere per il Molise, due per il Fiuli-Venezia Giulia e una per la Basilicata. Novità anche sul fronte dei laghi: in questo caso la classifica è guidata dal Trentino-Alto Adige con cinque comuni, una per Lombardia e Piemonte. 

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