«Voglio vincere il Masters di Augusta». Tanti lo sperano, tantissimi lo sognano, un cinese su 1,3 miliardi lo può twittare perché ci crede veramente. E potrebbe provarci già quest'anno, quando sarà il più giovane partecipante di sempre al Wimbledon del golf, a soli 14 anni, due in meno del predecessore (il 16enne Matteo Manassero nel 2010), con l'obiettivo minimo di eguagliarlo passando il taglio.
Guan Tian-lang è il nuovo poster dello sport cinese, il ragazzo prodigio che, al China Open di aprile 2012, a 13 anni e 177 giorni, è diventato il più giovane partecipante a un torneo dello European Tour. Poi, vincendo in novembre l'Asia- Pacific Amateur Championship, è stato invitato al Masters 2013, cogliendo un altro record dopo quelli dei connazionali Shanshan Feng (prima cinese a vincere l'Lpga Championship) e Andy Zhang (che a 14 anni è diventato il più giovane partecipante di sempre allo Us Open). Non avrà vita facile «Langlang», come lo chiamano gli amici. Le nuove regole sui belly putter potrebbero infatti creargli qualche problema in quel gioco corto che un coach acclamato come Gary Barter definisce «incredibile».
La sua giornata tipo a Guangzhou, città del Sud-Est di fronte a Hong Kong, è semplice, almeno dai suoi racconti in un inglese più che buono: «Vado a scuola fino alle 16, poi faccio due ore di allenamento, quindi mi dedico ai compiti. Nella mia città ci sono quattro campi e nessuno è davvero vicinissimo (almeno mezz'ora di auto da casa), così durante la settimana pratico in driving range, e faccio un paio di giri veri solo nei weekend. Il mio circolo è lontano un'ora e 13 minuti esatti». «Il suo segreto è la capacità di riprodurre subito il gesto tecnico» spiega il coach di sempre, Daniel Webb, «per lui i video sono stati e sono fondamentali. A sei anni Tian-lang poteva già eseguire cinque swing diversi: quelli di Chris DiMarco, Jim Furyk, Ernie Els e Tiger Woods». E insiste: «È il più forte che abbia mai visto alla sua età, è unico. Penso che sarà il primo cinese a vincere un major. Difficilmente accusa la pressione, ma se succede dura poco. Molti golfisti non hanno la sua fiducia fino ai 30 anni».
Ma «Langlang» sogna rimanendo però coi piedi per terra. «Sto imparando tanto da Liang Wen-Chong (il primo cinese a passare il taglio in un major, ndr)». Intanto ha chiesto un autografo a Tom Watson e gli ha anche strappato la promessa di un allenamento insieme, il martedì pomeriggio, ad Augusta, prima del Masters: «Sarà una bella esperienza, penso che mi divertirò». Però Tiger è sempre Tiger: «Giocare un po' con lui sarebbe davvero speciale. L'ho incontrato un paio di volte, ed è stato molto carino. Lui è così grande perché è molto forte di testa e di cuore». È il mito di Guan da quando aveva sei anni, nel 2005, e si alzò di buon mattino per vedere il suo primo Masters. Rimase così stupefatto davanti al miracoloso chip che Woods imbucò alla 16, volando così verso la quarta giacca verd, che decise di diventare come lui. Ed è già sulla buona strada.
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