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10 apr 2013

Eni, la remunerazione di Scaroni sale da 4,9 a 6,4 milioni in un anno Pubblicata la relazione sui compensi del Cane a Sei Zampe in vista dell'assemblea. Nel 2011, però, il numero uno della società petrolifera aveva ricevuto un'indennità "una tantum" da 1 milione, che assottiglia la differenza tra i due esercizi

MILANO - La voce "bonus e altri incentivi" pesa positivamente sulla busta paga di Paolo Scaroni, amministratore delegato e direttore generale di Eni. Nell'esercizio 2012 il numero uno del colosso petrolifero ha ricevuto in totale 6,347 milioni di euro. Nel 2011 il conto complessivo si fermava a 4,884 milioni. Al termine di quell'esercizio, però, Scaroni si era visto riconoscere un milione ulteriore per "il significativo apporto professionale profuso nella realizzazione degli obiettivi aziendali" e comprendente il trattamento di fine mandato 2008-2011. La differenza tra i due anni, se si considera questo milione in più, si assottiglia dunque a circa 400 mila euro.

Sempre nell'ambito di Eni, nei giorni escorsi era emerso il dato sulla remunerazione dell'ex amministratore delegato di Saipem, Pietro Franco Tali, dimessosi dopo essere stato indagato per le presunte tangenti pagate dalla controllata dell'Eni in Algeria: ha percepito nel 2012 compensi - inclusivi di buonuscita - per 6,95 milioni di euro. Le indagini coinvolgono lo stesso Scaroni.

Tornando alla remunerazione del numero uno di Eni, nella tabella sui "compensi agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche" pubblicata dalla società, è registrato un compenso fisso di 1,43 milioni. L'importo - spiega la società - comprende il compenso fisso di 430 mila euro per la carica di amministratore delegato (che include anche il compenso stabilito dall'assemblea del 5 maggio 2011 per la carica di consigliere) e quello di 1 milione per la poltrona di dg. A ciò si aggiungono "le indennità spettanti per le trasferte effettuate, in ambito nazionale e all'estero" per un importo di 139 mila euro.

La voce preponderante è però quella relativa ai bonus, che cresce dai 3,439 milioni del 2011 agli attuali 4,952. In questo caso - precisa ancora Eni - l'importo comprende l'erogazione di 2,11 milioni relativi all'incentivo variabile annuale, di 1,022 milioni quali "incentivo monetario differito attribuito nel 2009 ed erogato nel 2012" e di 1,820 milioni come "incentivo monetario di lungo termine attribuito nel 2009 ed erogato nel 2012".

In crescita anche la remunerazione del presidente Giuseppe Recchi, che passa da un totale di 637 mila euro a poco più di 1 milione. Eni ha chiuso l'esercizio 2012 con un utile netto adjusted di 7,13 miliardi, in crescita del 2,7% sul 2011 e un utile operativo adjusted di 19,75 miliardi (+14,16%).

(09 aprile 2013)


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