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29 mar 2013

Praga. Hotel di lusso nella torre tv

Stanza da 1000 euro nella Zizkov, spuntone da 216 metri che domina la
capitale ceca e che per molti l'ha rovinata. Magnifica la vista sullo
Stare Mesto ma c'è chi ironizza: "Per forza, è l'unico punto da dove
non lo si vede"



Un albergo monostanza di superlusso, da 1000 euro a notte, nella torre
di Praga. Ma non quella, magnifica, con annesso orologio astronomico
della Starometske Namesti, la Piazza della Città Vecchia, né tantomeno
quella, non da meno, che domina il Ponte Carlo. Non una delle favolose
"cento guglie" che sono valse uno dei tanti, deferenti, soprannomi
alla Città d'Oro, universalmente considerata tra le più belle del
pianeta. Ma la più brutta, la famosa e famigerata Ziskov, la torre
della televisione.

Eredità ultima, quasi definitiva, del comunismo, costruita nei tardi
anni Ottanta sulla collina che sovrasta la capitale, dal lato opposto
rispetto allo Hradcany e alla Mala Strana, domina il panorama
dall'alto dei suoi 216 metri (al netto della collina). Impossibile non
vederla, la Ziskov, in particolare dal Castello e dalla discesa verso
il convento della Loretanske e la chiesa di San Nicola, dove la 101ma
spira della patria di Franz Kafka troneggia in tutto il suo stridore
con il centro storico-capolavoro che domina. Constestata sin dalla
nascita - anche per la pericolosità delle radiazioni magnetiche,
querelle in parte rientrata dopo l'indagine scientifica ad hoc, nel
2003 - la Ziskov ora rilancia ribaltando il punto di vista: perché dal
suo belvedere con ristorante, che già esisteva da qualche tempo, la
visuale sulla città è spettacolare, come lo è da questa monostanza a
sei stelle, non a caso inaugurata per l'ultimo San Valentino. Anche se
c'è già chi ironizza, ripescando una formula che quasi un secolo e
mezzo fa veniva adottata per i primi visitatori della terrazza della
Torre Eiffel: "E' l'unico modo per non vederla...". Più che esclusivo,
oltretutto.

Presentata come esempio di "tecno design", la torre fu completata nel
1992, a Rivoluzione di Velluto già conclusa, ma è figlia del regime
comunista, che la cominciò a costruire sette anni prima. Bocciata
senza appello a quel tempo - i praghesi la definirono con epitteti che
spaziano da "razzo spaziale" a "dito di Jakes" fino ad "ago di Bilak",
con dedica a Milos Jakes e Vasil Bilak, leader del partito comunista
cecoslovacco negli anni Ottanta. Con il passare degli anni, il
gradimento locale aumentò, anche grazie all'installazione
(inizialmente temporanea, poi diventata permanente) dei "bambini che
camminano gattoni", sculture di 6 metri che riproducono neonati che si
muovono lungo l'asse verticale dell'edificio. La torre televisiva è
diventata un parco. Recentemente arrivato il ristorante-belvedere, ma
questo non le ha impedito di essere nominato "secondo edificio più
brutto della Terra", da un sondaggio internazionale del 2009,
preceduta dal Morris A. Mechanic Theatre di Baltimora.


Agli ospiti, cui vengono offerti limousine e autista, si presenta una
visuale mozzafiato, ed è questo il "plus" della proposta. La parete
esposta a Est è letteralmente costituita da un'enorme finestra con
vista Città Vecchia, e il tutto è fruibile da un letto di proporzioni
giganti. E c'è anche una vasca da bagno collocata a fianco della
camera da letto, rispetto alla quale è separata da una parete di
vetro, e rialzata: il tutto per assicurare un secondo viewpoint in una
situazione di assoluto relax. Una breve scala a chiocciola conduce al
ristorante del belvedere. Aperto da ottobre, capace di offrire
prelibatezze di cucine di origini più disparate - da quella francese a
quelle asiatiche - registra sistematicamente il tutto esaurito. Per
chi si accontenta della vista, il punto panoramico è sempre
accessibile e a un costo ragionevole.

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