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5 mar 2013

L'emiro del Qatar fa shopping in Grecia sei isole nel mar Ionio a prezzi di saldo

È IL PIÙ INGENTE INVESTIMENTO PRIVATO NEL PAESE DALL'INIZIO DELLA
CRISI DEL DEBITO



Hamad bin Khalifa Al Thani compra sei isole nel Mar Ionio per 8
milioni e mezzo di euro

L'isola di Oxia, nel mar Ionio
Uno degli uomini più ricchi del pianeta ha affondato le mani nelle sue
capienti tasche e ha comprato un pezzo della terra più povera
dell'Eurozona. Sei splendide isole greche adagiate nel Mar Ionio - le
Echinadi - sono entrate a far parte del patrimonio della famiglia
reale del Qatar. Dopo la Costa Smeralda, Hamad bin Khalifa Al Thani,
ha conquistato un altro pezzo di paradiso, schierando in campo otto
milioni e mezzo di euro per sei idilliaci scogli frastagliati.
Secondo la ricostruzione avanzata dal quotidiano britannico The
Guardian, l'accordo è stato finalizzato dopo 18 mesi di trattative e
trafile burocratiche: «La Grecia è un paese dove le leggi devono
essere rispettate da tutti», ha spiegato Ioannis Kassianos, sindaco
greco-americano di Itaca: «Anche se compri un'isola. Anche se sei
l'emiro del Qatar».

LE ISOLE - Le isole oggetto della transazione si trovano all'ingresso
del Golfo di Corinto, 20 miglia da Skorpios, l'isola di proprietà
della famiglia Onassis, sulla quale pure aveva messo gli occhi
l'Emiro. Ma le trattative sono naufragate di fronte al rifiuto
dell'ereditiera di Aris Onassis, la nipote Athina, di scendere sotto i
200milioni di euro richiesti.

L'emiro del Qatar e la moglie Mozah Bint Nasser al Missned (Benvegnù)
PARADISO - Come per la costa Smeralda, anche nelle acque dello Ionio
lo sceicco Al Thani aveva fatto un sopralluogo con il suo yacht
privato, quattro anni fa, e si era innamorato della bellezza selvaggia
dei luoghi, spiagge di sabbia, acque turchine e ulivi, a poche
bracciate da Itaca, la mitica patria di Ulisse e da Cefalonia. Le
prime manifestazioni d'interesse, un anno fa. Oggi si è chiuso
l'accordo. La famiglia greca-australiana Stamoulis, proprietaria
dell'isola di Oxia, 500 ettari, che aveva chiesto inizialmente sette
milioni di euro, alla fine ha accettato la proposta sotto i cinque
milioni di euro. Le altre cinque isole - in vendita da 40 anni - erano
proprietà della famiglia di Denis Grivas. Che si è detto «felicissimo»
di essersene liberato. «Non ce la facevamo più a far fronte alle
tasse», ha detto.

GLI INVESTIMENTI - Le proprietà dello sceicco si estendono da New York
a Pechino, dai grandi magazzini Harrods di Londra alla squadra Psg di
Parigi. Il Qatar ha anche investito in Nord Africa, tra costa libica e
Marocco, dove ha stanziato fondi per sviluppare progetti
infrastrutturali e turistici. Tra gli investimenti più recenti, c'è
anche un resort di lusso in Montenegro. Nello Ionio, nonostante la
speranza del sindaco Kassianos, che vedrebbe con favore lo sviluppo di
un resort turistico, il 56enne sceicco starebbe progettando un
privatissimo buen retiro per sè, le sue tre mogli, i 24 figli e tutti
gli ospiti di cui amano circondarsi. Gli architetti sono già in loco,
ma sembrano destinati a scontrarsi con la realtà locale. «C'è una
stupida legge per cui qui da noi è tutto al contrario», ha raccontato
ancora Kassianos. «La legge dice che, non importa quanta terra tu
possieda, non puoi costruire una casa che sia oltre i 250 metri
quadrati. Ma l'emiro sostiene che il suo bagno è di 250 metri quadrati
e la cucina da sola ne conta 1000...».

FIDUCIA - Comunque vada, per il premier greco Antonis Samaras si
tratta di un primo passo per recuperare la fiducia internazionale ed
esibire il più ingente investimento privato nel Paese dall'inizio
della crisi del debito.

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