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28 mar 2013

Cina, Pechino attacca la Apple: "Prezzi disonesti, più alti che altrove"


Il Quotidiano del Popolo contro Cupertino. "Abbattiamo l'arroganza senza pari", scrive. Denunciando un atteggiamento discriminatorio, e utilizzando termini come "disonesta", "avida" e "arrogante"

DURO attacco alla Apple da Quotidiano del Popolo in Cina. L'organo del Partito Comunista, in un editoriale dal titolo "Abbattiamo l'arroganza senza pari della Apple", ha criticato l'azienda di Cupertino dopo che la tv locale Cctv l'ha accusata di fornire un servizio post-vendita ai clienti cinesi a prezzi più alti che nel resto del mondo. L'atteggiamento della Apple è stato più volte definito discriminatorio dai media cinesi e il Quotidiano del Popolo nell'editoriale utilizza termini come "disonesta", "avida" e "arrogante". 

L'attacco alla Apple muove da quella che il giornale definisce il "tradizionale senso di superiorità degli occidentali". "Perché mai un Paese orientale in via di sviluppo - si chiede retoricamente il quotidiano - dovrebbe meritare lo stesso stesso servizio clienti dei Paesi occidentali?". E ancora: "Se offendere i clienti cinesi riduce i costi, perché non farlo?". 

La polemica contro la Apple ha trovato sfogo anche online, con gli utenti di Weibo, il Twitter cinese, che sulla piattaforma di microblogging hanno difeso l'azienda della mela morsicata e attaccato, invece, il maggiore quotidiano cinese. "E' il Quotidiano a essere arrogante", scrive uno di loro. "Hanno perso la sfida con la Apple, criticandola con un linguaggio da Rivoluzione Culturale". Uno di loro prova a fornire un'idea sulla motivazioni dello scontro: "La Apple fa pubblicità solo sulle tv locali, ma non su Cctv", in riferimento al servizio andato in onda a metà marzo che ha contribuito a rinfocolare le polemiche tra la Cina e il gruppo californiano.

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