Metti mi piace

29 mar 2013

Bollette, da aprile giù luce e gas: "Risparmi fino a 60 euro l'anno"

Le nuove tariffe scenderanno dell'1% per l'elettricità, del 4,2% per
fornelli e riscaldamenti. Per quanto riguarda il metano si tratta del
primo calo da tre anni

ROMA - Dal primo aprile le tariffe del gas scenderanno del 4,2% (primo
calo da tre anni) e quelle della luce dell'1%, per un risparmio
complessivo di circa 60 euro su base annua per una famiglia media. Lo
ha deciso l'Autorità per l'Energia, che ha così inaugurato il nuovo
metodo di calcolo per il gas. Le tariffe valgono per il periodo
aprile-giugno. Il risparmio di 60 euro su base annua si scompone in 5
euro di minor costo per l'energia elettrica e di 55 euro per il
metano. In diminuzione, da aprile, anche il prezzo del gpl, che
registra un calo dello 0,5%.

Particolarmente appariscente è la forte riduzione della tariffa del
gas, in crescita ininterrotta da tre anni a questa parte. Come ha
spiegato il presidente dell'Autorità Guido Bortoni, il calo si deve
alla riforma del metodo di calcolo, con il maggior peso dato ai prezzi
spot, che oggi sono più favorevoli rispetto ai prezzi dei contratti
pluriennali. Di fatti, nel calcolo della componente materia prima,
l'incidenza dei prezzi spot è stata aumentata dal 5 al 20%, portando
così le proporzioni fra prezzi di lungo termine e spot rispettivamente
all'80% e al 20%, a fronte dei precedenti 95% e 5%. Questo intervento
ha consentito, nonostante le elevate quotazioni del petrolio, un calo
del 7,2% della componente materia prima, che rappresenta il 40% della
bolletta, traducendosi quindi in una riduzione del 3,5% della spesa
finale; un'ulteriore riduzione dello 0,7% della spesa totale deriva
dalla diminuzione della componente relativa al servizio di stoccaggio.

Nel
dettaglio, dal primo aprile, i prezzi di riferimento del gas saranno
di 88,93 centesimi al metro cubo: per un cliente tipo, si tratta di
una spesa di circa 1.245 euro su base annua, di cui 491 per la materia
prima, 425 per le imposte, 59 euro per trasporto e stoccaggio, 171
euro per la distribuzione e 99 per vendita al dettaglio e
commercializzazione.

Per quanto riguarda invece l'energia elettrica, la riduzione dell'1%
segue quella dell'1,4% ed è determinata principalmente dal calo
(-3,7%) della componente riferita alla produzione e alla
commercializzazione dell'energia elettrica che ha contribuito con una
variazione del -2,2% alla riduzione della spesa finale. Questa
diminuzione è stata in parte controbilanciata dall'aumento degli oneri
generali (+5,9%), che hanno determinato un incremento complessivo
della spesa dell'1,2%. Tra gli oneri generali, ha ricordato Bortoni,
ci sono anche i costi sostenuti per le rinnovabili, al cui aumento,
che mostrava "un trend preoccupante", lo scorso anno "il governo è
riuscito a porre rimedio". In particolare, il fabbisogno totale 2013
relativo al conto A3 è stimato in oltre 13 miliardi per far fronte
agli incentivi e al piano di rientro del deficit accumulato negli anni
precedenti per promuovere proprio le fonti rinnovabili e assimilate.

Nel dettaglio, dal primo aprile, il prezzo di riferimento dell'energia
elettrica sarà di 18,936 centesimi per kilowattora e la spesa media
annua sarà di circa 511 euro, di cui 270 per i costi di
approvvigionamento dell'energia e la commercializzazione, 75 per i
servizi a rete, 98 per gli oneri generali di sistema e 68 per le
imposte.

Nessun commento: