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30 gen 2013

Arabia Saudita, muri nei negozi per separare donne e uomini


La misura varata dal governo per "proteggere" le commesse e le clienti dagli sguardi dei maschi. Da quasi due anni le saudite possono vendere biancheria intima e cosmetici anche nei centri commerciali, ma il contatto con i colleghi è considerato "a rischio". Le barriere dovranno essere alte almeno 1,60 metri

Arabia Saudita, muri nei negozi per separare donne e uominiUn negozio di abbigliamento a Riad (foto Afp) 

RIAD - Muri divisori nei negozi per separare donne e uomini. E' l'ultima misura di segregazione imposta nel regno saudita per "proteggere" commesse e clienti dagli sguardi maschili. La misura verrà applicata nei negozi in cui sono impiegati commessi di sesso diverso. Le barriere dovranno essere alte almeno 1,60 metri. I negozianti hanno 30 giorni di tempo per erigere i "muri" o rischiano di dover pagare delle sanzioni.
La misura, spiega la Reuters, è stata emessa dal ministro del Lavoro Adel Faqih, con l'aiuto di Abdullatif al-Sheikh, capo della Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio, nota come "Mutawa", e della polizia religiosa. 

Le donne possono lavorare solo in luoghi di sole donne oppure nella vendita di biancheria intima e cosmetici. Questi ultimi due settori di lavoro sono stati approvati nel giugno 2011, quando il governo impose che i commessi (in gran parte uomini di origine asiatica) fossero sostituiti con donne saudite. Un provvedimento che aprì 44mila nuove posizioni di lavoro per donne saudite (il tasso di inoccupazione femminile è del 36%, solo il 7% della popolazione occupata nel privato è composta da donne). Fu una decisione sollecitata dalle stesse saudite che si dicevano a disagio nell'acquistare biancheria intima e cosmetici dagli uomini. Ma l'arrivo di tante donne nei luoghi di lavoro misti - ad esempio i centri commerciali - aveva sollevato problemi diversi, non ultimi molti casi di molestie. La misura adottata per eliminare il problema è, come spesso è capitato nel Paese, drastica e orientata alla segregazione: i muri.

Il cammino di emancipazione delle donne saudite è ancora allo stato embrionale. All'inizio dell'anno alle donne è stato permesso di partecipare al Consiglio consultiva della Shura, e 30 donne ne sono entrate a far parte - anche se per partecipare devono usare ingressi separati. Note ormai le campagne per il diritto di guida (soprattutto grazie alla popolare campagna di disobbedienza civile di Manal al Sharif divenuta popolare sui social network come #womentodrive), mentre il Regno del Golfo è uno dei pochi paesi al mondo che nega il suffragio universale. Le donne devono avere il permesso degli uomini per lavorare, viaggiare o aprire un conto corrente bancario.

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