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2 ott 2012

Dal mondo delle «sorpresine» dei regali nasce una piccola e florida azienda


La società «Non solo Sorpresine» riesce ormai a garantire lavoro e un fatturato di tutto rispetto

Il magico mondo delle «sorpresine»

Il colpo di fulmine scattò con una serie di ranocchiette di plastica dentro una confezione di merendine. Poi, quando i piccoli collezionisti sono diventati adulti e hanno cominciato a capire che tanti appassionati come loro erano pronti a spendere soldi per comprare i pezzi mancanti, i tre hobbisti - con un fiuto per gli affari tutto milanese - hanno trasformato la loro passione, e una competenza incredibile, in un'impresa. E in pochi anni hanno fatto le cose in grande: i gadget delle loro camerette dapprima hanno riempito una stanza, poi un ufficio e oggi le sorpresine stipate in magazzino sono diventate centinaia di migliaia.

I loro negozi virtuali di Ebay e Amazon sono presi d'assalto dai collezionisti di Italia e d'Europa. Oggi «Non solo Sorpresine», da Gorgonzola, riesce a garantire lavoro e reddito ai tre soci e ad una dipendente. Il fatturato? «I numeri sono stati per una sorpresa anche per noi», si limitano a raccontare. Ma come fanno ad accaparrarsi tutti i pezzi delle serie più disparate in tempo e quantità tali da soddisfare le richieste? Nessun accordo con le aziende alimentari, né con i produttori di gadget. Semplicemente ogni settimana comprano quintali di merce, -ovetti, brioche, patatine, surgelati - scartano (si fa per dire, ci fanno grandi scorpacciate o lo regalano, spesso alle organizzazioni di solidarietà) il contenuto, e si tengono il «tesoro», le sorpresine, rigorosamente archiviate una per una come un piccolo gioiello.

IL MERCATO - «Il nostro mercato punta molto anche sulle serie nuove, per cui appena escono - raccontano - ci dobbiamo precipitare dal grossista o più semplicemente all'ipermercato. Un esempio? La serie di "Carletto" ad esempio è andata molto bene - ne abbiamo vendute tantissime - ma abbiamo comprato quintali di surgelati in pochi giorni. Non sapevamo più nemmeno a chi regalarli». Anche il nostro mercato è cambiato, spiegano: «I bambini restano i nostri fornitori principali. Molti ci mandano i loro pezzi doppi, noi gli spediamo quelli che gli mancano. Ma naturalmente il nostro riferimento è rappresentato in gran parte dagli ex bambini che hanno vissuto l'epopea delle prime sorpresine e che oggi sono disposti a spendere anche centinaia di euro per qualche rarità».

Alcune «sorpresine»Alcune «sorpresine»

VINTAGE - Tra le serie di una volta e quelle di oggi le più richieste sono sicuramente quelle "vintage": «Pochi sanno ad esempio che lo stesso prodotto regalava serie diverse in ogni Paese, noi abbiamo anche molte di quelle. Il rimpianto? Le serie di una volta facevano davvero sognare. Fino a qualche anno i vari gadget erano anche accompagnati dalle rispettive "casette", a loro volta animate da suoni e movimenti. Alcune sono così rare che sono in vendita a cifre importanti». Nel mondo fatato di Gorgonzola però il business e l'ordine sono veri. Tanto che nei loro locali vige una regola ferrea: «I bambini non entrano», neanche i loro.

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