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11 set 2012

Renzi ringrazia per gli attacchi «Veltroni? Scriva bei romanzi»


Alla festa di Bologna dice: «Se il Pd facesse battaglie più forti, il fenomeno Beppe Grillo si sgonfierebbe»

Un grazie a chi lo attacca nel Pd perchè così «aumentano i miei consensi» e l'augurio a Walter Veltroni di «tanti bei romanzi»: così il sindaco di Firenze Matteo Renzi su Radio2 Rai nel programma «Chiambretti ore 10». Il grazie del rottamatore è andato a «tutti quei leader della sinistra, che sono da venti anni al potere senza cambiare nulla. Tutte le volte che mi attaccano aumentano i miei sostenitori». Renzi ironizza su quella che definisce la sua «funzione sociale»: far andare d'accordo i leader storici del centro - sinistra.

«Sono litigiosi praticamente su tutto - sostiene Renzi - e concordano su pochissime cose; una di queste è fare del tiro al piccione, dove io faccio la parte del piccione». «Li ringrazio perchè ad ogni attacco fanno crescere le adesioni ai miei comitati». Preferisce Veltroni come politico o come romanziere? «Direi che i successi maggiori li ha avuti come romanziere - dice Renzi - Gli auguro tanti romanzi belli per il futuro». E ribadisce senza mezzi termini le sue intenzioni, se dovesse vincere le primarie: «Manderei a casa Veltroni, come tutti quelli che hanno fatto più di quindici anni di Parlamento. Credo si possa lasciare spazio ad altre persone». Grillo ha parlato di Renzi come del nulla? «Ero uno di quelli che andava a vedere i suoi spettacoli e mi sono sempre appassionato - dice il 'rottamatorè - ma ho visto anche tutti i tratti di incoerenza». «Grillo era quello che faceva il testimonial di yogurt e poi è diventato il leader della lotta alle multinazionali, spaccava i computer, che, a suo dire, portavano all'isolamento, ed è diventato il primo blogger».

Poi il sindaco va alla festa del Pd di Bologna: «Se il Pd, anziché aspettare le battaglie di Grillo, fa delle battaglie più forti di quelle fatte fino ad oggi di cura dimagrante della politica, io credo che il fenomeno Beppe Grillo si sgonfi nel giro di qualche ora». Renzi ha commentato anche il caso, nato da un consigliere regionale dell'Emilia Romagna, che sta facendo discutere il Movimento cinque Stelle. «Si parla del potere della rete, poi si scopre dai fuori onda che le regole del gioco all'interno di quel movimento sono altre. Ma voglio dire al Pd che ci sono alcuni temi su cui non la base di Grillo, ma la nostra base, chiede parole nette: le ricandidature, la mancata candidatura di chi è condannato, la riduzione del numero dei parlamentari».

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