Il Fisco "avvisa" 300mila contribuenti
"Il suo reddito incompatibile con le spese"
Una lettera dell'agenzia delle Entrate invita al "ravvedimento operoso", ma solleva perplessità e proteste per i toni e per alcune indicazioni poco chiare, dai metodi di accertamento all'acquisto di fabbricati
Altre perplessità riguardano proprio le modalità di questi eventuali, successivi accertamenti. Ossia se verrà impiegato il metodo dell'accertamento puro - come specificato nella lettera - , dove il Fisco sommerà le spese effettuate nel 2010 e verificherà che non superino del 20% il reddito dichiarato (in caso contrario, il contribuente dovrà dimostrare come sono state finanziate); o se invece - come pare al contrario indicare l'allegato alla lettera- verrà utilizzato l'accertamento tramite redditometro, un metodo statistico per determinare il reddito in base all'analisi di indici indicativi di capacità contributiva salvo prova contraria del contribuente.
Ma non è tutto. Tra "acquisto di autovetture" e "spese pe ril lavoro domestico" - alcune delle voci riportate sull'allegato - si trova anche "acquisto di un fabbricato". Proprio questo punto è fonte di altri dubbi. Se un immobile è stato acquistato nel 2010, in seguito alle modifiche all'articolo 38 del Dpr 600/73 che calcola il costo del fabbricato su un unico periodo di imposta e non più ripartito in cinque anni, la spesa per la casa in questione potrebbe essere stata erroneamente attribuita al solo 2010. Facendo risultare così come evasori tutti coloro che hanno comprato casa in quell'anno.
"Dalle verifiche che stiamo effettuando - ha dichiarato il presidente di Federconsumatori, Carmelo Finocchiaro - le cosiddette spese effettuate non tengono conto se sono state realizzate con risparmi degli anni precedenti, se sono immobili arrivati da successioni o donazioni, se la spesa sostenuta è spalmata negli anni successivi in termini finanziari come può essere una macchina o una casa o altro bene comprato a rate. Non vorremmo pensare che questa lettera possa aprire la strada a future cartelle sulla base appunto di sistemi di calcolo sbagliati". Inoltre la preoccupazione della federazione dei contribuenti è che il ravvedimento operoso serva soprattutto all'evasore di professione per ottenere così una sorta di "condono occulto".
Gli avvisi fanno parte di un piano per la lotta all'evasione, concordato da Agenzia e ministero dell'Economia, che dovrà portare nelle casse dello Stato almeno 10 miliardi di euro. I controlli saranno 380 mila e non toccheranno solo i privati cittadini. Per le grandi imprese, con ricavi o compensi non inferiore a 100 milioni di euro, le verifiche saranno 2.000; 13.000 per le imprese di medie dimensioni, mentre sarano 130.000 per le piccole imprese, autonomi e professionisti.
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