Berlusconi parla ai gruppi del Pdl: «Mai visto tanta sfiducia
Sono a disposizione del partito come allenatore»
IL PARTITO - Il Cavaliere annuncia anche un impegno sempre più diretto nella gestione del partito che vive momenti di oggettiva difficoltà, dopo l'avvio del governo tecnico e la sconfitta elettorale alle amministrative. Pur precisando: «Sono a disposizione del partito non come candidato premier o presidente della Repubblica nè come centravanti nè come contrattacco, ma come allenatore». Quindi, un invito all'unità: «Dobbiamo essere monolitici, non lasciarci andare a dichiarazioni di dubbio sulla nostra formazione politica in un momento così delicato. O si sta insieme o perdiamo» sottolinea Berlusconi.
RIFORME ISTITUZIONALI - Berlusconi torna poi sulla necessità di affrontare una riforma che riguardi l'architettura istituzionale dell'Italia. Ovvero la proposta del presidenzialismo già lanciata nei giorni scorsi: «Bisogna avere la consapevolezza che il Paese così è ingovernabile e lo dimostrano i 56 governi che ci hanno preceduto, durati in media 11 mesi». «Il governo non può revocare un ministro - sottolinea ancora - e il premier non ha potere di nomina, è tutto delegato al Presidente della Repubblica o ai presidenti delle due Camere o all'Aula».
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