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17 mag 2012

Mozilla e Google contro Microsoft "Windows 8 ci lascia fuori dai tablet"


Le due aziende lamentano che nella versione Arm del prossimo Os di Redmond, Internet Explorer sarà il solo browser a poter funzionare in modalità desktop. "Un ritorno agli anni bui del digitale", scrive la società di Firefox sul suo blog. E Big G: "La concorrenza fa bene a tutti"

E' POLEMICA tra Mozilla, sviluppatore del popolare browser Firefox, e Microsoft. E i toni si fanno pesanti: "Siamo a un ritorno agli anni bui dell'era digitale", scrive Mozilla sul blog aziendale. Il motivo? Nella versione Arm di Windows 8, quella prossima ventura dedicata ai tablet e che si chiamerà Windows RT, Microsoft ha chiuso l'accesso agli esterni all'ambiente Win32, necessario alle applicazioni per funzionare in modalità desktop. Redmond avrebbe riservato questo "privilegio" solo ai propri sviluppatori, con l'evidente scarto a vantaggio di Internet Explorer che questo vantaggio d'accesso alle risorse del sistema produce. 

IMMAGINI: WINDOWS 8, A GIUGNO LA PREVIEW 1

"Nessun browser potrà mai competere con Explorer in queste condizioni tecniche", spiegano da Mozilla. E Google ci mette il carico, appoggiando la mozione dei creatori di Firefox, dichiarando a The Register che "Mozilla ha ragione. Dobbiamo sempre ricordare che alla fine è l'utente che beneficia da una competizione aperta".  Microsoft insomma fa la parte del bambino che porta il pallone ma non vuole giocare con gli altri. Soprattutto in un campo interessante e potenzialmente molto redditizio per le terze parti, come sarà quello della prossima versione di Windows. E da Mozilla non hanno timore nello sventolare la bandiera del possibile richiamo dell'Antitrust su un'architettura così formata. Che definisce tre livelli di interazione per le app con il sistema operativo, e che per motivi tecnici,  impedisce a Firefox (e ad altri browser in genere) di funzionare anche in modalità "Metro", se l'utente sceglie Explorer come browser preferito. 

Da Microsoft al momento non commentano, ma lo scenario appare molto simile a quello per cui anni fa, Redmond fu sotto l'attenzione delle Authority, anche in Europa. C'è ancora tempo affinché le cose cambino e Windows RT possa diventare una piattaforma più aperta verso applicazioni di terze parti. Altrimenti, visti i nomi in ballo e l'importanza che l'ecosistema Windows ragionevolmente acquisterà sui dispositivi mobili da qui a qualche anno, l'orizzonte della vicenda più prossimo alla realtà appare quello di un tribunale.

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