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30 mar 2012

Un talk per Fabrizio Corona, in tv come Funari

L'ULTIMO giapponese combatte ancora. Il suo mondo si è sgretolato – chi in galera, chi tornato al mestiere precedente, chi licenziato dal posto che occupava da più di vent'anni – ma Fabrizio Corona (indagato per estorsione nella vicenda "Vallettopoli" e, dall'inizio dell'anno, anche con l'accusa di aver provocato la bancarotta della sua agenzia fotografica e per alcuni reati fiscali) non si arrende. E soprattutto c'è chi crede che l'ex paparazzo possa ancora rappresentare un elemento di interesse televisivo. Ad esempio Ermanno Corbella, già regista di talk come Moby Dick e Matrix, al quale è venuta l'idea di trasformare Corona in un novello Gianfranco Funari. Da lunedì 2 aprile il fotografo debutta come conduttore in Libertà di parola, un talk in onda su Canale Italia, in digitale terrestre, sul satellite e in analogico e attraverso una rete di 600 web tv di Altra Tv. Un po' come Santoro, insomma. "Io sono frutto della società che rappresento – ha detto Corona in conferenza stampa – in questo programma però vorrei essere quello che combatte le cose che non vanno e raccontare i problemi degli italiani".  Libertà di parola riprende e aggiorna la formula di programmi come A bocca aperta, condotto appunto da Funari. In studio 50 uomini e 50 donne provenienti da diverse parti d'Italia e di differenti estrazioni sociali che si confronteranno su temi di attualità. "Nella mia vita ho fatto di tutto, mancava solo il conduttore – continua – lavoriamo a questo progetto da un anno e crediamo tutti nelle stese cose, la libertà di parola e i valori. Noi vogliamo sbaragliare le regole, dire la verità, senza seguire nessuno schieramento, vogliamo dare alla gente comune la possibilità di esprimere la propria opinione".


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