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30 mar 2012

Time prepara la lista 2012 delle 100 persone più influenti del mondo. Tre italiani in corsa: Monti, Draghi, Marchionne

Time prepara la lista 2012 delle 100 persone più influenti del mondo. Tre italiani in corsa: Monti, Draghi, Marchionne

Tre italiani sono in lizza per entrare nella lista 2012 di Time delle 100 persone più influenti del mondo: sono il primo ministro Mario Monti, il presidente della Bce Mario Draghi e l'amministratore delegato di Fiate Chrysler Sergio Marchionne. Nell'elenco dei 200 candidati non figuraSilvio Berlusconi. Il magazine americano ha lanciato il sondaggio tra i lettori, che si chiuderà il 6 aprile. La lista dei 100 sarà scelta dalla redazione e svelata su Time.com il 17 aprile.

Nessuno dei tre campioni nostrani, finora, ottiene più del 50% dei consensi dei lettori che hanno già votato: alla domanda se il candidato debba essere incluso nella lista dei 100 oppure no, a mezzogiorno il punteggio favorevole di Monti si aggirava sul 47,7%, leggermente al di sopra di Draghi, che si attestava sul 47,3, mentre Marchionne era intorno al 44,5%.

Il più votato per adesso è Erik Martin, general manager del sito web Reddit, che ha guidato la protesta contro i disegni di legge Usa che potrebbero ridurre la libertà di Internet. Ben piazzate cantanti come Adele e Lady Gaga, che superano non solo Barack Obama, ma anche George Clooney. Angela Merkel ottiene oltre il triplo dei voti rispetto a Monti, ma Nicolas Sarkozi viene dietro entrambi i Super Mario italiani.

Monti è elogiato da Time per avere insistito in Europa sulla crescita. E' presentato come l'anti-Berlusconi, come un tecnocrate "posato e sobrio" impegnato ad attuare le riforme per rimediare alla crisi del debito italiana. "Nel fare questo diligentemente, tuttavia, ha sorpreso la gente dimostrando di avere idee sue", scrive la rivista. Dopo avere accettato la cura d'austerità imposta da Francia e Germania, Monti "ha dato voce a una maggioranza silenziosa in Europa insistendo sulla necessità di stimolare la crescita in modo che i tagli di spesa non provochino recessione". Una franchezza che rafforza le credenziali della sua leadership in Europa.

Draghi viene dato il merito di "idee innovative" per contribuire a calmare la tempesta dell'euro. Il nuovo presidente della Banca centrale europea si è subito differenziato dal suo "austero, inflessibile" predecessore, Jean-Claude Trichet. Con Draghi, la Bce ha elargito alle banche circa mille miliardi di euro di prestiti superconvenienti che hanno attenuato il credit crunch e stimolato nuovi acquisti di titoli emessi da governi dell'eurozona sommersi di debiti. Draghi – osserva Time - ha così fatto svolgere alla Bce un ruolo efficace nella crisi del debito, "nonostante il rifiuto tedesco di intervenire direttamente acquistando miliardi in bond".

Marchionne è per Time una delle "star" del business mondiale. Dice di essere un nomade "ma sarà sempre il benvenuto a Auburn Hills, nel Michigan", là dove Chrysler ha il suo quartier generale e dove "per poco non moriva" quando è arrivato il manager italo-canadese. Marchionne, dopo avere rilanciato Fiat, nel 2008 ha preso in mano l'azienda americana con l'aiuto del governo Usa. Oggi, Chrysler è redditizia, 40mila posti di lavoro sono stati salvati e i prestiti sono stati rimborsati.

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