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1 feb 2012

Jacqueline De Biase: un impero di costumi da bagno costruito in spiaggia


Due modelli Salinas (Credits: AP Photo/Victor R. Caivano) 

Oggi Jacqueline De Biase ha 49 anni ed è a capo di unimpero: i costumi da bagno da lei disegnati compaiono regolarmente sulle copertine di Vogue e Sports Illustrated e vengono indossati da Madonna e Naomi Campbell, oltre che da migliaia di teenager brasiliane. Jacqueline è brasiliana. Lo ha costruito seguendo la sua passione, quella di disegnare bikini nata, racconta, in uno dei tanti pomeriggi trascorsi in spiaggia a perdere tempo fantasticando sul futuro insieme ad Antonio, l'uomo che sarebbe poi diventato suo marito.

"Lui si era appena laureato in architettura, mentre io volevo diventare veterinario, e lavoravo come modella per pagarmi gli studi. Sulla spiaggia, però, noi ragazze parlavamo sempre dei nostri costumi", spiega Jacqueline. "Quelli tradizionali degli anni '60 non ci piacevano, e visto che i negozi non avevano di meglio da offrire, eravamo tutte costrette a improvvisare modelli più moderni affidandoci alla nostra creatività".

Un'approccio senza dubbio di successo, che ha permesso a Jacqueline e Antonio di realizzare il loro primo bikini "di serie" circa trent'anni fa, in una sorta di casa-fabbrica a Rio de Janeiro, e dieci anni dopo, nel 1990, di aprire il loro primo negozio monomarca "Salinas". Oggi ne hanno 45, mentre la produzione può contare sul contributo di 425 persone.

L'avventura dei De Biase ha avuto successo sin dall'inizio: sono bastati solo dodici mesi per iniziare a vivere dei profitti della compagnia. E dopo appena tre anni erano in grado di mettere sul mercato 2.000 costumi da bagno al mese. In un primo momento con altri marchi, poi, quando i profitti hanno permesso di investire sulla creazione di un brand personale, con la nuova etichetta Salinas, che ne ha consacrato il successo su scala nazionale.

Poi sono arrivati gli accessori: cappellini, sandali, magliette e vestiti, che occupano oggi il 30% della produzione. Anche la crisi finanziaria internazionale non ha creato particolari contraccolpi: dal 2008 ad oggi l'utile netto è cresciuto dell'80%. "Il nostro segreto? Lavoriamo ancora improvvisando come facevamo in spiaggia, negli anni '80. Facendo però attenzione ai dettagli e, soprattutto, senza dimenticare mai che ogni collezione deve contenere almeno un bikini adatto alle donne di tutte le età… in maniera da aiutarle a nascondere i loro piccoli difetti".

claudia astarita

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