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1 feb 2012

I figli? Si fanno da giovani Anche per la carriera


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Per il quinto anno consecutivo l'Italia ha avuto una dinamica naturale della popolazione negativa. Insomma, ci sono più morti che nascite.

Lo scorso anno sono nati 556 mila bambini, 6mila in meno rispetto al 2010.  La fecondità continua a essere sostenuta dalle donne straniere (in leggero calo, però). Cresce, ancora, l'età media delle madri, 31,4 anni contro i precedenti 31,3, dove le italiane hanno in media 32,1 anni e le straniere 28.

Perché? Dove andiamo? Siamo senza futuro?

Ho seguito tutto il dibattito che è nato a seguito dei diversi post sulla maternità (e paternità: ma questa pare avere percorsi e commenti diversi) avanti con l'età. E mi sono convinta ancora di più che i bambini si debbano fare da giovani.

O, meglio, si devono fare quando ci si sente pronti, quando li si desidera, senza attendere di avere la casa di proprietà, lo stipendio buono, la possibilità di pagare la tata o di andare a fare le vancanze alla spa 5 stelle.

Soprattutto, per le donne, senza attendere di fare carriera.

Perché, qualunque sia la scelta, "tra i 30 e i 40 anni per le aziende una donna incorpora il rischio-maternità", come dice chi seleziona i manager. Insomma, è per lo più "trasparente".

Così si finisce per rimandare, rimandare, rimandare ma senza ugualmente avere le stesse possibilità di carriera. Ricordo a questo proposito una ricerca dell'economista Eliana Baici e del sociologo Guido Maggioni, realizzata su documentazione di Alma Laurea: le laureate senza figli sono sicuramente messe meglio delle laureate con figli (hanno ritorni maggiori, lavorano di più, guadagnano di più e sono più soddisfatte del lavoro svolto) ma non arrivano alle stesse responsabilità dei colleghi uomini.

Meglio, allora, seguire un po' di più se stessi/se stesse. E magari scrivere nel curriculum – come consigliava Giovanna Brambilla, amministratrice delegato di Value Search nei due volumi del Corriere della Sera "Tutto quello che le donne devono sapere" – come ci si è organizzati con la vita domestica.

ps. Sono convinta di quello che dico anche se ho fatto una figlia a 41 anni (destino) e anche se ho letto nei giorni scorsi le nuove indagini di Banca d'Italia sull'impoverimento delle persone.

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