L DIRETTORE DI RAIUNO: «E' IL NOSTRO TEVEZ». ANCORA INCERTE LE MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Mazzi: «Non solo non si terrà un euro, ma pagherà di tasca propria le spese e le trattenute fiscali»
CIFRE E BENEFICENZA - Mazzi ha chiarito quali saranno le cifre in campo e come saranno poi redistribuite. Qualora partecipasse ad una sola serata, Celentano percepirà 350 mila euro. Nel caso di due serate, la somma salirà a 700 mila. E salirà ulteriormente a 750 mila qualora alla fine l'artista decidesse di partecipare a quattro o a tutte le serate. Quanto alla beneficenza, Celentano destinerà i compensi a uno o due ospedali di Emergency (a seconda di quanto sarà effettivamente il compenso finale, comunque si parla di 100 mila euro ciascuno) e a 20-25 famiglie bisognose che saranno indicate dai sindaci di Milano, Roma, Firenze, Napoli, Verona, Cagliari e Bari e a cui saranno corrisposti assegni da 20 mila euro. Mazzi ha parlato di i una polemica «scatenata in modo rabbioso», forse «perché c'è sempre la paura che Celentano parli anche e non si limiti a cantare».
«ADRIANO E' LA STORIA» - Anche Gianni Morandi, per il secondo anno consecutivo in veste di presentatore, ha tagliato corto sulle polemiche, prendendosela con una classe politica «che non ha titolo di parlare di moralità» e che «scarica sugli artisti i propri fallimenti». Poi il presentatore ha aggiunto: «Portare Celentano a Sanremo è un sogno che abbiamo da sempre: lui è Sanremo, proprio qui iniziò le sue provocazioni nel 1961 cantando '24 mila baci». E ancora: «Celentano è la storia, è la musica, non si discute averlo. Celentano è l'Italia. Lo conosco da 49 anni e la cosa che mi sorprende è come riesca sempre a creare una rivoluzione ogni volta che arriva, ad attrarre l'attenzione. È come se il festival di Sanremo fosse il festival di Celentano, all'insegna di Celentano, e questo ci aiuterà».
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