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1 dic 2011

I cinesi di Alibaba lanciano offerta per Yahoo! Si va verso lo spezzatino

L'annuncio è nell'aria da un po'. Alibaba Group, una delle più grandi e conosciute Internet company cinesi (una sorta di Amazon in salsa asiatica), vuole mettere le mani su Yahoo!, o almeno su una consistente quota del capitale della compagnia, del resto già consolidato partner. Le ultime indiscrezioni, le cui fonti sarebbero persone informate dei fatti, riportano come ormai imminente l'ufficializzazione dell'offerta per gli asset della società californiana e citano come protagonisti attivi dell'operazione i nomi di Softbank, Blackstone Group e Bain Capital.

L'acquisizione si potrebbe chiudere a un prezzo di oltre 20 dollari per azione – e sulla quotazione influiscono le partecipazioni che Yahoo! ha in Alibaba – e nel quartier generale di Sunnyvale sono in corso gli incontri a livello di board per valutare tanto l'ultima proposta quanto quelle arrivate nei giorni scorsi a firma della private equity Silver Lake (che avrebbe offerto 16 dollari per azione) e di un gruppo di investitori capitanati da TPG Capital (la cui proposta sarebbe stata superiore). Gli azionisti di Yahoo, che hanno incassato ieri un aumento del valore del titolo del 6,9% a 16,79 dollari, sono sostanzialmente dell'idea che la cosa migliore (per i loro interessi) sia quella di una vendita in blocco della società e non sottoforma di classico spezzatino. Che invece sembra la soluzione al momento più probabile.

C'è quindi grande attesa per le decisione che prenderanno i vertici della compagnia anche in relazione alle possibili mosse di Microsoft. Il gigante di Redmond, non più tardi di una settimana fa, avrebbe infatti siglato un accordo di riservatezza – lo stesso sarebbe stato firmato anche da TPG Capital e Silver Lake - finalizzato a "dare un'occhiata" più da vicino ai dati finanziari di Yahoo (la voce è stata confermata da una fonte anonima di Bloomberg) e funzionale a preparare un'offerta in tempi molto brevi.

A inizio novembre la società ha ufficializzato da parte propria l'acquisto di Interclick, azienda specializzata in soluzioni software per la pubblicità online, per 270 milioni di dollari e molti hanno registrato l'operazione come un passo deciso per elevare il valore degli asset in vista della cessione degli stessi. Fino a qualche settimana fa si parlava solo delle attività asiatiche della compagnia, che vendendo queste avrebbe poi ridistribuito gli introiti agli azionisti sotto forma di dividendo straordinario.

Ora invece torna a galla l'ipotesi della cessione completa del pacchetto azionario, seppur a diversi compratori, fra cui – oltre a quelli già citati, con Alibaba e Microsoft in testa – ci sono anche Providence Equity Partners, con a capo l'ex dirigente di News Corp Peter Chernin, e Russia Digital Sky Technologies. Lo stallo comunque non dovrebbe durare a lungo, anche perché dopo aver licenziato Carol Bartz ai primi di settembre al timone di Yahoo! ancora non è stato insediato un nuovo Ceo.

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