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15 nov 2011

Lele Mora cede Mercedes da 110 mila euro pur di ottenere gli arresti domiciliari


Un segno di buona volontà dell'ex agente dei vip, che ha anche rinunciato alla cittadinanza svizzera

Lele Mora (Ansa)
MILANO - Lele Mora non ne può più di stare in carcere dove, a detta dei suoi legali, «sta molto male, è dimagrito di 32 chili». E per ottenere i domiciliari, negati dal giudice, ha deciso di rinunciare a una delle sue auto di lusso, consegnando al curatore fallimentare di Lm Management una Mercedes comprata in Svizzera l'anno scorso e pagata 130 mila franchi svizzeri, circa 110 mila euro. Non solo: l'ex agente dei vip, in cella dal 20 giugno scorso per bancarotta con una pena patteggiata a 4 anni e 3 mesi, ha anche rinunciato alla residenza svizzera: il giudice infatti ha indicato il pericolo di fuga, insieme al rischio di reiterazione del reato, tra i motivi del no alla scarcerazione deciso nei giorni scorsi. I difensori hanno presentato una nuova istanza di arresti domiciliari su cui il gip Elisabetta Meyer deciderà non prima di giovedì.

L'AUTO - La consegna dell'auto al curatore rappresenta una disponibilità, che finora secondo la procura non c'era stata, a conferire beni nel fallimento della società. Mora lunedì è stato nuovamente sentito dai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento personale. Mora si sarebbe limitato a confermare la vicenda dei 2,8 milioni sborsati a suo favore da Silvio Berlusconi di cui 1, 2 milioni finiti nella disponibilità di Emilio Fede, indagato anche lui per il fallimento di LmManagement. Secondo i legali Mora avrebbe bisogno di lasciare il carcere per curarsi. L'ex agente dei vip è indagato insieme alla figlia Diana per il fallimento della società Diana Immobiliare, mentre dal 21 novembre prossimo sarà processato con Nicole Minetti e Emilio Fede con l'accusa di favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile in relazione alla feste nella residenza di Berlusconi ad Arcore.

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