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14 set 2011

Jobs, una lezione per i giovani "Vendete sogni, e fatelo in grande"

PASSAPAROLA

La filosofia e l'approccio al futuro del creatore di Apple nel libro di Carmine Gallo, "Pensare come Steve Jobs". "Ha osato sempre di più, prima di tutto per essere felice, più che per guadagnare"
LA FORTUNA aiuta gli audaci, si dice. E la determinazione estrema è all'origine del grande successo ottenuto da Steve Jobs, il leggendario creatore di Apple che, oltre a un grande talento, ha usato perseveranza e passione per raggiungere i propri obiettivi. E ha osato sempre di più. Per essere felice, prima ancora che per guadagnare. L'intuizione vincente il padre di Mac la ebbe quasi quarant'anni fa, quando comprese che il computer avrebbe cambiato la vita di tutti e, da allora, l'ha inseguita, perfezionata, realizzata. E non si è mai fermato, fino a portare la sua azienda all'eccellenza e alla fama. Ma il successo può essere sufficiente, da solo, a trasformare automaticamente un metodo più o meno complesso in una vera e propria filosofia di vita, all'insegna del think different

Con il  suo nuovo libro Pensare come Steve Jobs(Sperling& Kupfer), Carmine Gallo, già autore di Essere Steve Jobs, rilancia e torna a parlare del genio di Cupertino per indicare che è necessario, sopra ogni altra cosa, "calarsi" in Jobs, nel suo modo di concepire l'esistenza, e dunque di "pensare". Per farlo, propone una serie di massime che, assicura, saranno l'asso nella manica per chiunque  voglia applicare lo stesso metodo "potente e rivoluzionario, 
nei campi più svariati, puntando allo stesso obiettivo di Apple". Una premessa che, tradotta nella versione Jobs - secondo la libera interpretazione di Gallo - vuol dire che ciascuno, per costruire il proprio futuro, 
dovrebbe seguire le proprie passioni e aspirazioni, senza mai abbandonare l'impegno a perseguire la mèta, senza puntare ai soldi e al successo ma, soprattutto, con la gioia che prova chi sa di fare esattamente ciò che desidera. 

Essere Steve Jobs è un libro scorrevole e stimolante, una summa di suggerimenti dedicati ai giovani, a chi deve scegliere la propria strada, a chi si dibatte tra la voglia di accantonare il proprio potenziale creativo per conquistare una sistemazione sicura (ma se ne trovano ancora?) e il percorso più rischioso che consiste nel seguire le proprie inclinazioni a ogni costo e senza cedere alle difficoltà pratiche. Esemplificativi i titoli dei vari capitoli: fate ciò che amate, lasciate il segno nell'universo, mettete in moto il cervello, vendete sogni e non prodotti.

Un manuale lascia sempre un interrogativo: ma è davvero così facile? Davvero queste pillole di saggezza emanate da Gallo (nato in America da genitori italiani,  l'autore vive a San Francisco e collabora come esperto di comunicazione con molte aziende internazionali) servono a convertire la "filosofia" di Jobs in consigli pratici e possono dare una mano a tanti giovani che, mai come in questo periodo di crisi globale, si trovano a dover fare i conti con un futuro incerto e senza sicurezze? Secondo Gallo, la risposta è positiva. Anzi, "essere" oltre che "pensare" come Jobs farebbe bene ora più che mai. Crederci senza riserve è certamente troppo, ma tentar non nuoce.


Gallo, qual è il segreto di Steve Jobs?
"Jobs sogna più in grande rispetto a tutti noi ed è pieno di passione nel perseguire una visione del mondo ampia e audace. Nel 1976 ha ispirato al suo amico d'infanzia, Steve Wozniak, la creazione di un computer destinato alla gente comune. All'epoca i computer erano relegati a hobby o erano macchine gigantesche che occupavano intere stanze e nessuno avrebbe mai pensato che una macchina del genere potesse essere usata in una abitazione privata. Jobs ha sempre creduto fortemente nell'idea che il personal computer avrebbe cambiato il mondo e non è mai stato a sentire tutti quei detrattori che dicevano che la gente non avrebbe mai saputo che farsene".

Disoccupazione, crisi economica globale... Funzionano ancora i princìpi guida contenuti nel suo libro?
"Certo, e in questo momento devono essere sviluppati più che mai. Per poter competere e avere successo sul palcoscenico globale oggi sia le imprese sia i singoli devono essere superiori alla media, in ogni modo. E devono seguire le regole dell'innovazione esattamente così come sono indicate nel libro: fa' ciò che ami; persegui una visione audace; nutri la tua creatività aprendoti a una vasta gamma di esperienze; sii pronto a dire di no alle distrazioni; cerca di capire le esigenze dei clienti a un livello più profondo di quanto sia mai stato fatto prima; fornisci uno straordinario servizio al cliente; e padroneggia la tua capacità di comunicare".

In poche parole, consigli pratici ai giovani che, terminata la scuola superiore, si preparano a scegliere il proprio futuro.
"In un'intervista esclusiva che non ha mai avuto grande risonanza mediatica, è stato chiesto a Jobs quale consiglio avrebbe dato a qualcuno che si fosse appena diplomato. Lui disse una cosa semplice, ma molto d'effetto: 'A me piacerebbe trovare lavoro come cameriere o qualcosa del genere fino a quando non avrò  trovato quello che mi appassiona veramente'. La vita è troppo breve per passare un minuto di più a fare un lavoro che si odia o a lavorare per un capo che non trasmette passione. Come si fa a trovare la propria strada? Il miglior consiglio che io abbia mai ricevuto veniva da un ragazzo che per molto tempo ha vissuto da senzatetto (viveva nel bagno di una stazione della metropolitana), mentre perseguiva una carriera come agente di cambio. Adesso è un multimilionario e la sua storia è diventata il soggetto di un film con Will Smith (La ricerca della felicità). Chris Gardner mi ha detto una cosa che non dimenticherò mai: 'Carmine, trova qualcosa che ti piaccia fare così tanto che non vedi l'ora che rispunti il sole per ricominciare'. Gli italiani sono, per natura, un popolo pieno di passione. Ai giovani direi quindi di concentrare questa passione, l'entusiasmo e la gioia di vivere nella scelta della carriera".

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