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31 ago 2011

L'ABOLIZIONE DELLA «PORCELLUM» UN «DOVERE CIVICO» Prodi firma per l'abrogazione della legge elettorale, «ma non torno in politica»

Il Professore in partenza per la Cina.«Non c'è futuro

se il Parlamento è lontano dai cittadini»

Romano Prodi
Romano Prodi

MILANO - «Questa mia firma è un dovere civico che non implica nulla riguardo a protagonismi, rientri o cambiamenti della mia vita». Almeno per ora, Romano Prodi non torna in politica ma non rinuncia a esercitare il dovere di «cittadino», compito che oggi include la sottoscrizione del referendum per l'abrogazione della legge elettorale Calderoli, la cosidetta «porcellum».

PROFESSORE IN CINA - «Fra pochissimi giorni parto per un periodo di insegnamento in Cina, poi per gli Stati Uniti e per Adis Abeba. Quindi la mia vita continua con il programma che mi ero fatto ma ci sono dei momenti in cui un cittadino agisce come cittadino», ha detto Prodi dopo aver firmato il quesito referendario «per un dovere civico» perchè «è una cosa che sento per dare stabilità e forza alla nostra democrazia». Prodi ha auspicato che «in tanti firmino». «Mi auguro che siano abbastanza da superare il quorum in modo che il referendum possa avvenire. Vedo che la gente pone il problema di una legge elettorale iniqua che deve essere sostituita»

LE TITUBANZE DEL PD - Quanto ai tentennamenti del l Pd nell'adesione al referendum, Prodi ha sostenuto che «se i partiti riuscissero a fare una riforma elettorale loro e immediatamente io sarei l'uomo più felice del mondo. Non abbiamo mica sposato il referendum per disturbare la gente. Quindi, se i partiti si mettono in gioco per una buona legge elettorale va ancora meglio».

IL SENSO DEL FUTURO - L'ex presidente del Consiglio è giunto in mattinata ufficio per le relazioni con il pubblico del Comune di Bologna accompagnato dal presidente del comitato per la raccolta delle firme, Arturo Parisi. E come puntualmente accade a ogni uscita pubblica del Professore, qualcuno gli chiede di tornare alla politica attiva. E questa volta la risposta è amara. «Le sconfitte nella politica sono purtroppo tante - ha detto Prodi replicando a una domanda sull'attuale legge elettorale - ed è per questo che bisogna rianimare e riprendere il senso del futuro. Con un Parlamento così distaccato dalla gente questo obiettivo è impossibile».

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