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24 ago 2011

Fiat: "In Italia mercato peggiore dal 1996 Il Paese decida se vuole fare automobili"

Elkann, al meeting di Cl a Rimini, esorta i giovani "a darsi da fare in quello in cui credono. Meglio sbagliare, che non fare niente". Marchionne anticipa i dati di agosto: "Non è stato un grande mese. Non ci sarà aumento di capitale. Nuova recessione? Siamo lontani"RIMINI - "Siamo convinti che la Fiat continuerà a fare auto, adesso con Chrysler sono più di 4 milioni, ma la vera domanda è che cosa ha intenzione di fare l'Italia, se l'Italia ha voglia di fare auto. È necessario creare le condizioni perché si investa nel Paese". Così John Elkann, presidente della Fiat ha risposto alle domande nel corso dell'incontro 'Quali certezze in un mondo incerto' al meeting di Cl in corso a Rimini.

''Come italiani - ha aggiunto Elkann - la responsabilità nei confronti del Paese e quando votiamo per chi ci rappresenta. Poi ci sono i temi che ognuno di noi ritiene importanti, nel mio caso l'istruzione. Abbiamo una Fondazione Agnelli che contribuisce al sistema educativo del nostro Paese e ogni anno elabora un rapporto annuale sulla scuola, prendiamo iniziative per stimolare gli studenti nelle materie scientifiche e aiutiamo con borse di studio. È importante formare le persone che possono costruire al meglio il futuro''.

Elkann ha poi rilevato: ''un'azienda va bene quando la famiglia va bene. Non può essere altrimenti'', mentre - ha sottolineato - ''ho la fortuna di lavorare con persone di cui mi fido. Alla base del rapporto c'è la fiducia. Con Sergio Marchionne comunichiamo sempre quasi tutti i giorni e più volte al giorno''. 

Alla domanda se l'Italia debba cambiare per essere più competitiva, Elkann ha affermato: ''c'e' molta voglia di Italia e di prodotti italiani nel mondo, di sapere molto sull'Italia'', ma ''la vera domanda è cosa vuole l'Italia? Il Brasile, dove Fiat ha tenuto l'ultimo cda, ha deciso chiaramente dove andare. Il Paese, dove ho vissuto tra i 7 e 12 anni, aveva un tasso di criminalità molto alto, oggi è sceso. Il Brasile ha deciso su quali attività puntare''.  E ha aggiunto: "La grande lezione che ho imparato dal mio lavoro e dalla collaborazione con Sergio Marchionne è che le tempeste passano, in Fiat ne abbiamo attraversate tante. È importante attraversarle, questo è rassicurante" e ha spronato i giovani "a darsi da fare in quello in cui credono e hanno voglia di fare".

Elkann ha aggiunto che "i cambiamenti li vivo molto bene, fanno parte della vita. È importante legarli al progresso, vedere come possono migliorare le cose. Una lezione che ho imparato è che è meglio fare le cose sbagliando, che non fare niente".
 
Anche l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, a margine del meeting, del mercato Fiat ha detto che "per ora confermiamo i target. Non li rivedremo finché non chiudiamo il terzo trimestre". Le vendite della Freemont, ha aggiunto, "vanno bene, sopra i target". A chi, poi, chiedeva se ci fosse realmente l'intenzione di trasferire il quartier generale dell'azienda, l'ad ha risposto: "Non è un'idea della Fiat, non so come nascano queste idee. Forse nascono in estate con il caldo".

Il mercato italiano dell'auto quest'anno, ha aggiunto Marchionne, "sarà al livello più basso dal 1996, sarà intorno a 1,7 milioni di vetture". Ma in questo dato, ha precisato, "ci sono anche parecchie forzature". Per quanto riguarda l'andamento delle vendite "il mese di agosto non è stato un grande mese", ha anticipato Marchionne.

L'ad ha poi smentito le ipotesi di aumento di capitale: il deprezzamento in borsa delle azioni Fiat, ha spiegato, "non ha niente a che fare con i finanziamenti che prendiamo, stiamo facendo un grandissimo minestrone tra valori di Borsa e finanziamenti dell'azienda. La Fiat dopo il 'covered' del 2005 non ha emesso un euro di capitale, ha gestito da sola gli ultimi sei anni. La Fiat non ha alcuna intenzione di aumentare il capitale dell'azienda". Marchionne ha detto infine di non temere per una nuova recessione internazionale: "Siamo ancora molto lontani dal problema". 

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